CONFLITTI IN FAMIGLIA

Conflitti in famiglia

Quando il conflitto è normale

In tutte le famiglie si discute, si hanno divergenze di opinione, è normale. Ognuno esprime il proprio punto di vista, le proprie emozioni, che possono non essere condivise dall’altro ma comunque rispettate e accettate. Il conflitto fa parte della vita e del percorso di crescita di ognuno.

Quando il conflitto diventa un problema

Il problema sorge quando la comunicazione tra le persone non funziona, non ci si ascolta, non c’è più rispetto e le relazioni sono messe in crisi.

Il problema quindi non è il conflitto, ma saper riconoscere e gestire le divergenze, le differenze reciproche, i bisogni di ognuno, imparare affrontare il conflitto in modo tale da riuscire a mantenere le relazioni anche quando non siamo d’accordo, che siano esse relazioni di coppia,genitore e figlio, suocero/a e nuora/genero, …

A volte, quando il conflitto diventa difficile da gestire, può essere utile appoggiarsi ad un servizio  di ascolto e mediazione dei conflitti. Si tratta di un servizio destinato alle coppie in conflitto che, attraverso la presenza di un professionista neutrale (mediatore), offre un contesto in cui si possa sostenere la comunicazione tra i partner al fine di trovare accordi condivisi da entrambi, ai problemi inerenti l’affidamento e la cura dei figli, la regolamentazione dei rapporti economici o qualsiasi altro conflitto venga portato in mediazione (per esempio divergenze educative, conflittualità con altri membri della famiglia). Lo stesso professionista può essere di aiuto non solo alla coppia che si sta separando, ma a coloro che a causa di sentimenti di rabbia o rancore si trovano in forte difficoltà a comunicare tra loro.

Per informazioni e appuntamenti:

Dott.ssa Laura Giarrusso

Pedagogista – Mediatrice Familiare

(professione disciplinata ai sensi della legge 4/2013)

333.4913465  giarrussolaura@libero.it   www.lauragiarrusso.it

Via Toscanini 62 Pinerolo (To)

APPRENDIMENTO E AUTOREGOLAZIONE

Bambini e difficoltà di apprendimento e autoregolazione

Negli ultimi anni troviamo un numero sempre maggiore di bambini che presentano difficoltà comportamentali ed emotive, basti pensare a problematiche quali  l’aggressività, l’incapacità di accettare le regole, il bullismo, le difficoltà di apprendimento, di attenzione e di iperattività. Tutto ciò può portare a vivere un disagio nelle relazioni in famiglia, a scuola, tra pari.

Conseguenze di una mancata capacità di autoregolazione sono, oltre le difficoltà di apprendimento, le difficoltà relazionali e la bassa autostima.

Perchè un percorso pedagogico

Il laboratorio per migliorare le capacità di apprendimento e di autoregolazione è uno spazio in cui i bambini hanno la possibilità di acquisire strumenti utili a migliorare le proprie capacità all’interno di un piccolo gruppo di pari. Il gruppo permette al bambino di mettersi in gioco, di conoscere altri bambini e di imparare, attraverso l’esperienza, a cogliere le modalità adeguate e favorevoli per poter instaurare relazioni positive, migliorare il processo di autoregolazione, di attenzione e di costruzione delle routine.

Durante il laboratorio oltre che supportare i bambini a individuare strategie per un migliore apprendimento, verrà dedicato uno spazio all’educazione emotiva perché si possa contribuire alla costruzione di un contesto positivo in cui imparare a riconoscere le emozioni (proprie e altrui) e gestirle.

Partecipare a un percorso pedagogico può aiutare quindi il bambino a:

Sviluppare le competenze sociali e relazionali;

Migliorare la qualità dell’ascolto;

Potenziare la capacità di attenzione, pianificazione, ragionamento e autoregolazione;

Potenziare la capacità  di rispettare delle regole;

Potenziare la capacità di gestione delle  emozioni, dell’aggressività e delle frustrazioni.

Durante questo percorso il bambino potrà scoprire di possedere buone risorse, capacità e capirne l’utilità.

L’importanza della famiglia e della scuola

Non dimentichiamo però il ruolo fondamentale della famiglia e della scuola. E’ attraverso l’impegno sinergico di tutti che i bambini possono essere sereni e migliorare le loro capacità di apprendimento attenzione e autoregolazione.

Calendario

Le attività saranno divise per età con un massimo di 3 bambini per gruppo:
Classe 1ª sc. primaria da venerdì 13/01/17 ORE 15-16
Classe 2ª sc. primaria da venerdì 13/01/17 ORE 17-18
Classe 3ª sc. primaria da venerdì 13/01/17 ORE 18-19
Per ciascun gruppo possono partecipare solo 3 bambini.

APPRENDIMENTO E AUTOREGOLAZIONEINFO E ISCRIZIONI

 ENTRO IL 9 GENNAIO 2017

Dott.ssa Laura Giarrusso
Pedagogista-Mediatrice familiare
Tutor psicoeducativo a sostegno di bambini e ragazzi con adhd
(professione disciplinata ai sensi della legge 4/2013)
Via Toscanini 42 Pinerolo (To) – Corso Galileo Ferraris 37 Torino
333.4913465
giarrussolaura@libero.it
www.lauragiarrusso.it

 

EMOZIONI: RICONOSCERLE PER GESTIRLE

BAMBINI ED EMOZIONI

Spesso tendiamo a vedere l’età dell’infanzia come un periodo felice e spensierato, senza problemi. Pensiamo al bambino dicendoci “Beato lui/lei che non ha ancora pensieri e preoccupazioni.”

In realtà non sempre è così, anche i bambini si trovano a fare i conti con alcune frustrazioni e sofferenze: può essere per la nascita di un fratellino, la separazione dei genitori, la relazione con i genitori, le difficoltà scolastiche o la difficoltà ad ambientarsi in una scuola, i problemi con i compagni o con l’insegnante, la mancanza di una persona cara, un trasloco, …

A volte facciamo fatica a rendercene conto, non per indifferenza di fronte al loro disagio, ma perché per i bambini è complesso esprimere verbalmente le loro emozioni e spesso non riescono neppure a riconoscerle.

L’IMPORTANZA DI RICONOSCERE LE EMOZIONI

È importante che gli adulti imparino a riconoscere i segnali di richiesta d’aiuto del bambino:

irritabilità, difficoltà del sonno, enuresi notturna, aggressività, scarsa autostima, … sono alcuni esempi di come questi segnali possono manifestarsi.

Inoltre è importante che i bambini stessi per poter star meglio siano educati a riconoscere e a gestire le proprie emozioni, ma come?

Innanzitutto dobbiamo aiutarli a verbalizzare le loro emozioni così che possano imparare a identificarle. È importante osservare e ascoltare il bambino così da poter captare eventuali segnali, comunicare chiedendogli cosa stia provando in un determinato momento: “Sembri arrabbiato, cosa forse perché il tuo amico non ha voluto giocare con te?”, “Sembri triste, è perché la mamma non è venuta a prenderti a scuola?”, “Oggi sembri proprio felice, è perché domenica andiamo in gita tutta la famiglia?”, “Sei contenta perché ha preso un bel voto nella verifica?” …

Insieme, attraverso il dialogo, l’ascolto e il gioco, possiamo imparare a riconoscere le emozioni, nostre e degli altri. Solo dopo averle riconosciute possiamo pensare di imparare a gestirle.

Saper riconoscere e gestire le proprie emozioni è il primo passo per star bene e crescere bene.

“L’ATELIER DELLE EMOZIONI GENITORI – FIGLI”

Piccoli spunti pratici, utili per IMPARARE con i nostri bambini a riconoscere le emozioni saranno presentati durante il laboratorio pedagogico “L’ATELIER DELLE EMOZIONI GENITORI – FIGLI” sabato 26 novembre ore 14,30-16,00 in via Buniva 14 Pinerolo. Si tratta di un primo passo di un percorso pedagogico che possa dare a genitori e figli   input utili per riconoscere e gestire le EMOZIONI e contemporaneamente sia capace di sviluppare la loro sensibilità empatica nei confronti degli altri.

EMOZIONI GENITORI_FIGLI_novembre

Dott.ssa Laura Giarrusso