NIDO, SCUOLA ED EMOZIONI: INCONTRO CON I GENITORI 07/09/2015 ORE 18,00

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AIUTIAMO I NOSTRI BAMBINI AD INIZIARE IL LORO PERCORSO AL NIDO,

ALLA SCUOLA MATERNA O ALLA SCUOLA PRIMARIA CON

SERENITA’ ED ENTUSIASMO

Incontro-confronto destinato ai genitori

per imparare insieme

a riconoscere, gestire ed esprimere le emozioni proprie e dei propri figli,

per affrontare con serenità ed entusiasmo l’ingresso al nido o a scuola.

Lo sviluppo delle emozioni positive migliora le relazioni in famiglia,

l’apprendimento, il clima della classe,

i rapporti con gli insegnanti e tra i bambini stessi.

LUNEDÌ 7 SETTEMBRE 2015

ORE 18,00-19,30

COSTO DELL’INCONTRO

EURO 10,00 UN GENITORE, EURO 15,00 COPPIA DI GENITORI

INFO E ISCRIZIONI ENTRO VENERDI’ 4 SETTEMBRE

Dott.ssa Laura Giarrusso

Pedagogista-Consulente educativo e familiare

Via Toscanini 42 Pinerolo (To)

333.4913465  giarrussolaura@libero.it

(professione disciplinata ai sensi della legge 4/2013)

Sbagliare è umano correggere è diabolico

Sbagliare è umano correggere è diabolico – Maria Montassori

Una delle cose che, in ogni modo, l’insegnante non deve fare, è di interferire per lodare, per punire o correggere errori. Sembra a molti educatori un principio sbagliato ed essi sono contrari al nostro metodo sempre su questo punto. Dicono: “Come potete far progredire il bambino se non ne correggete gli errori?”. Nell’educazione comune il compito fondamentale dell’insegnante è quello di correggere, tanto nel campo morale che in quello intellettuale; l’educazione cammina secondo due direttive: dare premi o dare punizioni; ma se un bimbo riceve premi o punizioni, significa che non ha l’energia di guidarsi e che egli si rimette alla continua direzione dell’insegnante. I premi e le punizioni, in quanto estranei al travaglio spontaneo dello sviluppo del bambino, sopprimono e offendono la spontaneità dello spirito. Non possono perciò aver luogo nelle scuole, come le nostre, dove si vuol rendere possibile e difendere la spontaneità. I bambini lasciati liberi, sono assolutamente indifferenti a premi e castighi.

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L’abolizione dei premi non avrebbe suscitato proteste: in fondo, costituiva un’economia; ed in ogni caso i premi toccano a pochi e generalmente, a fine d’anno. Ma le punizioni! Questa era un’altra faccenda: esse capitano ogni giorno. Che cosa significano le correzioni sul quaderno dei compiti? Significa segnare dieci o zero! Come può rappresentare una “correzione” lo zero? Allora l’insegnante dice: “Fate sempre gli stessi errori; non ascoltate quando parlo; sarete bocciati agli esami”. Tutte le note nei quaderni, e le osservazioni delle maestre, producono una riduzione dell’energia e dell’interesse. Dire: “sei cattivo” o “sei stupido”, è umiliante: è insulto e offesa, ma non correzione, perchè il bambino per correggersi deve migliorare, e come può migliorare se già è sotto la media, ed oltre a ciò viene umiliato? In tempi antichi gli insegnanti usavano mettere le orecchie d’asino ai bimbi quando sembravano stupidi e picchiar loro le dita quando scrivevano male.

Se anche avessero sciupato tutta la carta del mondo per fare orecchie d’asino e ridotto in poltiglia i poveri ditini, non avrebbero corretto nulla: solo l’esperienza e l’esercizio correggono gli errori, e l’acquisto delle diverse capacità richiede lungo esercizio. Se un bimbo manca di disciplina, diventa disciplinato lavorando in società con altri bimbi, e non con il sentirsi dire che è indisciplinato. Se dite a uno scolaro che non sa fare una cosa, vi potrà facilmente rispondere: “Perchè me lo dici, lo so già!”. Questa non è correzione ma presentazione dei fatti. Correzione e perfezionamento vengono soltanto quando il bimbo può esercitarsi a volontà per lungo tempo. Possono anche esser commessi errori e il bambino può non accorgersi di farli: ma anche l’insegnante può sbagliare senza sapere di commettere errori. Sfortunatamente, l’insegnante di solito parte dal concetto di non sbagliare mai e di essere un esempio, così, se cade in errore, non lo dirà certo al bambino: la sua dignità è basata sull’avere sempre ragione. L’insegnante deve essere infallibile. E questo non è colpa delle insegnanti che vengono forzati dalle circostanze al comportamento descritto, ma dall’educazione scolastica che poggia sopra una base falsa.

Consideriamo l’errore per sè stesso. E’ necessario ammettere che tutti possiamo sbagliare; è una realtà della vita, cosicchè l’ammetterlo è un gran passo verso il progresso. Se dobbiamo percorrere il sentiero della verità e della realtà, dobbiamo ammettere che possiamo tutti sbagliare, altrimenti saremmo tutti perfetti. Così meglio sarà avere verso l’errore un atteggiamento amichevole e considerarlo come un compagno che vive con noi ed ha un suo scopo, perchè veramente ne ha uno. Molti errori si correggono spontaneamente nel corso della vita.

Il piccolo di un anno che comincia a camminare incerto, vacilla, cade, ma alla fine cammina bene. Corregge il suo errore crescendo e facendo la sua esperienza.

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emozioni

L’atelier delle emozioni

Diapositiva1Laboratorio ludico sulle emozioni – Per bambini di 3-4-5 anni

Sabato 13 giugno 2015

 ORE 15,00-16,30 (MAX 15 BAMBINI)

Il benessere emotivo del bambino è una delle tematiche maggiormente considerate nell’ambito di progetti finalizzati alla prevenzione del disagio giovanile e della dispersione scolastica. Nella scuola troviamo un numero sempre maggiore di bambini che presentano difficoltà comportamentali ed emotive, basti pensare a problematiche quali  l’aggressività, l’incapacità di accettare le regole e il bullismo.

La capacità di riconoscere, gestire ed esprimere le emozioni riduce la possibilità che il bambino le trasformi in rabbia e aggressività o al contrario chiusura e solitudine.

Pedagogisti, psicologi e sociologi insegnano che le emozioni hanno un ruolo importante nella società e di conseguenza anche nella scuola e nella famiglia, micro società fondamentali nella vita del bambino.

A scuola lo sviluppo delle emozioni positive migliora l’apprendimento, il clima della classe, i rapporti con gli insegnanti e tra i bambini stessi.

Durante il laboratorio “L’atelier delle emozioni”, attraverso  attività ludiche (gioco, movimento, creatività), i bambini proveranno a conoscere e distinguere le diverse emozioni (gioia, tristezza, rabbia e paura).

COSTO DEL LABORATORIO 10,00

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